Solo: L’integrale – La recensione

ReNoir Comics porta in Italia – in un unico volume – le prime 3 storie scritte da Oscar Màrtin. 
La casa editrice ha scelto una soluzione elegante, di lusso, per le avventure post apocalittiche del suo protagonista Solo, un cartonato ben fatto che racchiude oltre le storie una sorta di enciclopedia che espande le informazioni riguardo a questo nuovo mondo.

Il background di questo universo è semplice, quasi cinematografico, nel futuro una guerra ha reso la terra senza vegetazione, una landa deserta dove tutto ciò che si muove si racchiude in due categorie: Preda o Predatore.
In questo nuovo mondo tutti sono predatori, Solo – il protagonista – è un ratto antropomorfo abile nella caccia e nella lotta. Dopo essere cresciuto con la sua famiglia abbandona il nido per trovare la sua via nel mondo, un viaggio lungo e ricco di insidie.

Fin dalle prime tavole del volume, il lettore si trova sorpreso dal contrasto fra grafica e contenuto. L’aspetto dei disegni tradisce il passato più soft dell’autore, quello che lo ha visto iniziare su Tom e Jerry, uno stile pulito che in qualche modo ci ha ricordato quello di un altro dei personaggi cari a ReNoir comics: Usagi Yojimbo. I testi però ci portano in un universo tutt’altro che pulito, un mondo spietato e violento, che sembra uscire da un film di Mad Max.

La soluzione scelta dall’editore ci porta a vivere un’esperienza ancora più completa, una trilogia che si muove con ritmi cinematografici, gettandoci fin da subito nelle wasteland, raggiungendo l’apice dell’azione nel secondo atto e chiudendo poi con un terzo segmento più intimista.

Oscar Màrtin usa con dimestichezza tutti i mezzi a disposizione di un fumettista, gioca con le tavole sfruttando tanto l’orizzontalità come la verticalità, costruendo un azione nitida e fluida.  Dal punto di vista narrativo invece abbiamo un utilizzo estremamente interessante delle didascalie, che diventano via via sempre più simili a riflessioni intime del protagonista.

Solo: L’integrale non è un acquisto adatto al pubblico dei più piccini, ma è una lettura sorprendente e completa, un acquisto decisamente consigliato se amate il genere post-apocalittico