Il mondo del fumetto è spesso ed in maniera equivoca strettamente legato a doppia mandata con quello dei supereroi. Una categoria che con il passare degli anni ha sostituito nell’immaginario collettivo le figure che proprio nell’antichità svolgevano una funzione simile, gli eroi della mitologia.
A rimettere gli eroi della mitologia al centro del racconto ci pensa Kill The Minotaur, un volume edito da Skybound e portato nel nostro paese dalla casa editrice SaldaPress.
Il titolo ovviamente rivela molto della natura di questa storia, ci troveremo infatti davanti alla rivisitazione del classico mito del Minotauro, la creatura con testa taurina legata al labirinto di Creta e all’impresa eroica di Teseo. A trasportare sulle tavole del fumetto questo mito ci hanno pensato Chris Pasetto e Christian Cantamessa, che insieme decidono però di abbandonare il concetto di aderenza al mito per avvicinarsi al mondo dell’orrore e della fantascienza, dando una visione decisamente innovativa all’insieme già noto.
Se cercate quindi una trasposizione fedele del mito di Teseo rimarrete sicuramente delusi, ma se invece siete disposti ad approcciare la lettura con la mente aperta all’innovazione il duo Pasetto-Cantamessa potrebbe sorprendervi co una rielaborazione ben strutturata.
Il Teseo del racconto è ben lontano dalla figura dell’eroe, è una figura vista dal suo stesso popolo come un ricco viziato, che vive fra gli agi e che non rischia di finire come tributo a Creta. Come conseguenza della sconfitta di Atene infatti i Cretesi pretendono dal popolo dello stanco re Egeo un tributo di giovani, dati in pasto ad Asterione la mostruosa creatura nel labirinto
Il principe è convinto che non sarà mai al centro dei canti e dell’ammirazione del suo popolo, fino a che non dimostrerà il suo valore, quale occasione migliore se non eliminare il nemico più temuto?
Assistiamo quindi alla nascita di un eroe, che migra dall’adolescenza alla consapevolezza più completa del suo ruolo all’interno del tessuto della città Greca, dei suoi compiti in quanto principe, che vanno ben oltre gli agi. Uno dei pregi della scrittura di Kill the Minotaur è proprio la capacità di trasmettere questa divisione che vive all’interno dell’animo del protagonista, mettendola in contrasto con la solidità morale di Pirito, l’amico e compagno d’avventura del principe, oppure al soldato di Creta sempre ligio al suo dovere, due mondi divergenti che aiuteranno lettore a comprendere e apprezzare meglio questa frattura all’interno del personaggio principale
Una volta entrati nel labirinto il mito viene invaso dall’atmosfera fantascientifica e horror, in grado di dare l’illusione che – se avessero voluto – il minotauro di questa storia avrebbe potuto tranquillamente diventare uno xenomorfo, dando vita ad una commistione pressoché perfetta fra i due mondi, una variazione che porta claustrofobia, sangue e violenza, nelle giuste dosi per inquietare e dare al labirinto e al suo contenuto una nuova luce.
Kill the Minotaur è una rivisitazione che osa, gioca con il classico e lo rinnova al meglio, riuscendo a mantenere un ottimo equilibrio fra le due componenti, allontandosi, ma non troppo dal classicismo epico e dai suoi topoi
Ottima la resa grafica costruita sui colori e i disegni di Lukas Ketner e Jean-Francois Beauliu, disegnatore e colorista di Kill the Minotaur. Il loro compito – decisamente non semplice- è stato quello di creare una storia d’impatto visivo che mescolasse il classico all’aspetto alieno della storia, concentrandosi anche su Asterione, figura tanto mostruosa quanto tormentata.
Proprio l’aspetto del labirinto, con il suo mix di organico e architettonico è stata in grado di dare l’aspetto inquietante e “alienesco” all’intera trama
Kill the Minotaur è una lettura affascinante, di dimensioni corpose – ma che scorre fluido – un mix intrigante consigliato a chi cerca qualcosa di innovativo.