C’è una famosa canzone di Coez in cui si parla della rabbia dei secondi, una sensazione che chiunque abbia sfiorato la vittoria senza raggiungerla conosce bene. Ma la storia del secondo uomo sulla Luna, Buzz Aldrin, ci insegna che il peso di essere il “numero due” non si limita alla rabbia. Può portare con sé un bagaglio fatto di depressione, difficoltà nel convivere con il proprio ruolo, e un costante confronto con il mito di chi è arrivato primo.
Proprio da questa riflessione nasce La Seconda Luna, un progetto editoriale firmato dai tre fondatori di Amianto Comics: Alessio Benassi, Fabio Polloni e Lorenzo Galeotti. Questo volumetto in formato Bonellide rappresenta il primo lavoro congiunto del trio e mescola abilmente elementi reali e di fantasia per raccontare la storia vera a ciò che Buzz Aldrin rappresenta per loro.
La Seconda Luna non è solo una biografia o un racconto lineare: è un’opera che osa. Alterna fumetto, collage fotografico, metanarrazione e testi per esplorare i molteplici significati del “secondo posto”. Buzz Aldrin diventa un simbolo universale di chi vive all’ombra del successo altrui, ma è anche un punto di partenza per una riflessione più ampia sull’essere umano, sulle sue fragilità e sulle sue aspirazioni più intime.
L’opera riesce a mescolare in modo equilibrato momenti d’ introspezione e sprazzi di sperimentazione visiva. I collage fotografici e le soluzioni narrative adottate rendono l’esperienza di lettura fresca e coinvolgente, offrendo una prospettiva unica sul tema.
Uno degli aspetti più apprezzabili de La Seconda Luna è il coraggio con cui Amianto Comics sperimenta con i linguaggi del fumetto. Non c’è una rigida separazione tra testo e immagine: ogni elemento si fonde con gli altri, creando un flusso narrativo fluido e sorprendente. La metanarrazione aggiunge un livello di profondità, portando il lettore a riflettere non solo sulla storia, ma anche sul modo in cui viene raccontata.
Buzz Aldrin diventa il volto di una condizione universale, quella di chi deve trovare il proprio posto in un mondo che celebra solo il primo arrivato. Ma questo ruolo, spesso considerato “minore”, è in realtà ricco di sfumature e di significato, come ben dimostrano Benassi, Polloni e Galeotti.
Un’ennesima prova di come si possano trovare gemme ambiziose e interessanti fuori dal solito panorama main-stream del fumetto italiano .
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