The Closet: La recensione

Oggi qui sull’isola di ComixIsland.it parliamo di una delle ultime novità from USA di casa Edizioni BD ovvero The Closet. 

Un volume a tinte horror che raccoglie insieme i 3 albetti omonimi usciti per Image Comics nel 2022, scritti da James Tynion IV e disegnati da Gavin Fullerto

Thom sta per traslocare con la famiglia dalla parte opposta degli Stati Uniti, trascinandosi dietro il pesante fardello del proprio passato. Quando suo figlio Jamie vede un mostro nell’armadio della sua cameretta, Thom lo rassicura che, dopo il trasloco, la creatura spaventosa rimarrà nel vecchio appartamento. Ma Thom si sbaglia di grosso su molte cose e gli incubi continueranno a tormentare il piccolo Jamie.

Un volume auto-conclusivo relativamente breve, una storia che prende il classico “mostro del ripostiglio” e lo riscrive in critica alla società, in quello che è l’ennesimo esempio delle buonissime capacità di scrittura di James Tynion IV. La storia di The Closet è volutamente rapida e avara di spiegazioni, lo sceneggiatore Premio Eisner ha scelto qui di lasciare ampi margini al lettore per interpretare gli elementi che gli vengono dati in pasto dalla storia e farli suoi, costruendosi quell’impalcatura ritenuta non fondamentale, inutile da mostrare in una storia che così asciutta già ci da tutti gli elementi per capirla.

Allo stesso tempo, se siete lettori horror che vogliono storie più lunghe o almeno che abbiano un finale netto e preciso, questo volume potrebbe lasciarvi un po’ insoddisfatti.

Potrei sicuramente andare maggiormente nel dettaglio per ciò che riguarda la storia, ma sono convinto che questo pregiudicherebbe pesantemente l’esperienza a chi vuole addentrarsi in questo breve graphic novel.

A rendere ancora più reale l’incubo nato dalla mente di Tynion IV ci pensa sicuramente il comparto grafico, con Gavin Fullerton che regala tavole dal taglio cinematografico, dal tratto sporco quanto basta per permetterci di calarci per bene nell’atmosfera di The Closet .

In maniera simile (ma molto diversa in quanto a tematiche) esattamente come accaduto con la recente lettura di Giacomo Bevilacqua per BAO, anche in questo caso, penso che l’essere genitore permette a questa storia di entrare maggiormente sotto pelle, in profondità e fare più male

Perfetta per chi adora già lo stile dell’autore e vuole leggere tutto ciò che pubblica, ma anche per chi vuole un trampolino da cui partire per vedere se è nelle sue corde.