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Leviathanverse: le nostre opinioni dopo i primi 3 spillatini

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Oggi qui sull’isola di ComixIsland.it ci prendiamo un attimo di tempo per parlare un po’ di quello che la prima infornata di titoli Leviathanverse. Per chi non lo sapesse (male male perchè non ci seguite abbastanza) gli amici di Leviathan Labs hanno infatti deciso di crearsi un bell’universo narrativo tutto loro dove prendere in mano un po’ di personaggi di pubblico dominio, un po’ “vecchia scuola ” e proporli in una nuova interessante veste più attuale

Iniziamo con il presentarvi quelli che sono i primi 3 spillatini  stile USA (ben fatti e ad un giusto prezzo) che abbiamo avuto modo di leggere

BARON SAVITCH
Numero 1 – Starman
Savitch era un pilota, caduto di una furiosa guerra aliena nei cieli. Il suo cervello viene inserito in un corpo cybernetico che non può commettere errori, in dotazione alla polizia di Mosca. Dovrà indagare sul misterioso propagarsi di un virus sconosciuto, su un pianeta che da decenni è controllato da una “Crato-crazia” di super eroi.
Scritto da Massimo Rosi
Disegni di Daniel Mendoza
Colori di Manuel Rodriguez
IRON ACE
Numero 1 – L’armatura dal vortice nero
La famiglia Dandrenor custodisce da secoli un’armatura magica, la cui storia affonda le radici nel mito arturiano. L’armatura di Iron Ace esiste per impedire la rinascita di quella che viene conosciuta come la Bestia Errante, portatrice di Caos e causa della caduta di Camelot. È l’armatura stessa a dover scegliere il suo portatore, ma da decenni non sceglie più nessuno. Toccherà al giovane Oliver affrontare l’epica prova, rischiando che il mondo cada vittima della rovina.
Scritto da Massimo Rosi
Disegni di Giacomo Pilato
Colori di Mauro Gulma
BLACK BAT
Numero 1 – God Complex Pt. 1
Come nera pece, il male e la corruzione si aggirano per le strade lerce e i vicoli più opprimenti. È in questi luoghi che Black Bat trova la sua origine, tra follia e polvere da sparo, tra criminali incalliti e corrotti di ogni sorta. La città, come un Leviatano dormiente, giace sotto di lui, sotto i palazzi e le luci al neon che accompagnano i turbamenti e le violenze che seguiranno il nero pipistrello.
Scritto da Niccolò Testi
Disegni di Gabriele Schiavone
Colori di Lorenzo Palombo

Al termine della lettura dei questi primi 3 capitoli delle altrettante miniserie dedicate a questo universo, possiamo dire che le nostre sensazioni sono state molteplici, un mix variegato di cose positive e di altre che per ora ci riserviamo di mettere in un limbo, perchè tutto sommato stiamo parlando di miniserie da diversi numeri ognuna di cui abbiamo solo avuto un assaggio di poche pagine.

Per prima cosa un plauso forte e deciso per Massimo Rosi e tutta la banda del tempio del leviatano, perchè ci vuole coraggio e ambizione per mettere su tutto questo qui da noi in Italia, solo per questo meriterebbe che ognuno di noi italici lettori dessimo una possibilità al leviathanverse di sorprenderci comprando in bundle questo primo assaggio.

Questi primi 3 numeri su cui abbiamo potuto mettere gli occhi si sono rivelati tutti molto interessanti, ognuno di loro è leggibile in maniera separata ( per ora almeno), con il suo stile distintivo – più noir Black Bat, quasi arturiano Iron Ace e con parti di poliziesco per Savitch-  e tutti rappresentano una porzione più o meno completa di origin story del personaggio protagonista. Letture che quindi sembrano essere nate per essere portate avanti in maniera singolare, ma  allo stesso tempo la lettura di tutti e tre ci aiuta ad espandere un po’ la nostra comprensione di questo mondo narrativo e del suo background, dandoci punti di vista di tre potenze\fazioni diverse di questo nuovo mondo e soprattutto facendoci racimolare qua e la qualche frase che ci contestualizza un po’ quello che di inspiegabile e insolito sembra avvenire o essere avvenuto in questi luoghi.

Ed è qui che forse dobbiamo dare la nostra personalissima  tiratina di orecchie a Leviathan, tutte le storyline infatti ci gettano fin da subito all’interno del loro mondo, come se ne facessimo parte da sempre, senza troppi spiegoni o fronzoli, ma senza nemmeno curarsi poi troppo di dare “una bussola” al lettore, che avrà qualche indizio su una guerra, su una malattia, sulla presenza di infetti, senza mai un qualcosa che metta un po’ di chiarezza all’interno degli eventi.

Non stiamo parlando di una mancanza estremamente limitante, magari poi ciò che stiamo dicendo verrà portato a noi in seguito, ma forse sarebbe bastato replicare all’interno degli spillatini ciò che è stato detto in fase di lancio dell’intero progetto :

Una tremenda guerra spaziale tra super umani e alieni. La caduta di un’astronave carica di virus alieno. L’umanità ammalata e senza speranza. La corruzione e la disperazione dilagano tra la gente, che continua a guardare verso il cielo nella speranza che i loro guardiani dai superpoteri tornino a salvarli.

Poche righe in grado di fornire qualche dettagli in più anche a chi non ha seguito fin da subito l’intera evoluzione del progetto (di cui noi vi abbiamo anticipato qualcosa in una bellissima Intervista)

Delle singole serie puntiamo a parlarvi più in là, quando avremo qualche pagina in più per carpirne pregi e difetti, per ora possiamo anticiparvi che il podio (troppo facile quando si hanno solo 3 testate vero? ) vede IRON ACE – BARON SAVITCH – BLACK BAT
ma come insegnano certi programmi televisivi, fino all’ultimo tutto può cambiare.

Nell’insieme l’idea di questo progettone Made in Italy ci gasa parecchio qui sull’isola del fumetto e non vediamo l’ora di esplorare le nuove serie e i nuovi tasselli di questo mondo, speriamo che anche noi abbiate la stessa voglia
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Marcello Portolan
Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD

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