Nathan Burnett ha appena compiuto trent’anni e si trova nel mezzo di un brutto periodo: entrambi i lavori che cerca di fare vanno parecchio male, il conto in banca è in rosso e le bollette troppo care. A quanto pare, l’unica possibilità è quella di abbandonare i suoi progetti di indipendenza e tornare a vivere con i genitori.
L’occasione di cambiare vita sembra però affacciarsi quando Nathan entra casualmente in contatto con il Radiant, un misterioso dispositivo alieno che gli conferisce dei super poteri, aprendogli finalmente delle prospettive diverse rispetto a quelle a cui si era ormai rassegnato.
Naturalmente però le cose non sono così semplici. Il super potere del Radiant infatti non appartiene a Nathan, bensì alle creature che lo hanno creato,
che ben presto si faranno vive per riprenderselo.
Come se non bastasse, Nathan scoprirà l’esistenza anche di un Radiant Rosso che, ovviamente, lo vuole morto.
Insomma, si sa: da grandi poteri derivano grandi responsabilità… ma anche grandi problemi.
Questa è, a grandi linee, la sinossi da cui parte Radiant Black firmata da Kyle Higgins e Marcelo Costa, debutto dell’universo narrativo MassiveVerse, nato sotto l’etichetta Image e giunto finalmente anche qui da noi in Italia grazie a SaldaPress
Radiant Black arriva da noi con le stigmante del predestinato, date dalle ottime recensioni USA, da una candidatura al Premio Eisner come Miglior nuova serie 2022 e non meno importante dalle parole di uno che di serie di successo se ne intende: Robert Kirkman che ha dichiarato o “se siete arrivati tardi per leggere Invincible, non dovete perdervi Radiant Black”, insomma sicuramente delle premesse che settano l’asticella dell’hype abbastanza in alto
Quello che traspare (a partire dal sottotitolo – Origini (poco) segrete) da questo primo volume è l’intenzione di Higgins e Costa di giocare con gli stilemi classici del mondo dei supereroi con super-problemi, ma all’interno delle idee viste fino a qui si vedono anche vibes dal mondo orientale, echi che l’autore potrebbe aver fatto suoi nelle sue esperienze passate nel mondo di Ultraman e dei Power Rangers e che qui sono visibili in alcuni punti della storia.
Dal punto di vista della narrazione è scontata la presenza di una parte introduttiva, essendo questo lo spunto di partenza per una serie una buona parte dello spazio è destinato a iniziare il percorso che ci porterà a sapere qualcosa del background dei personaggi presentati e alla trama principale.
Dopo una prima parte un po’ lenta, la storia nell’ultima parte ingrana e prende un ritmo abbastanza sostenuto nonostante le tante piccole informazioni date a lettore e la quantità di colpi di scena contenuti. In generale il tutto viene gestito13bene, restituendo un volume che diverte e intrattiene, lasciando con la voglia di approfondire la lettura. A tal proposito notevole anche la scelta di costruire un vero e proprio alfabeto per la serie, una cosa che abbiamo già visto in altri fumetti ( basti pensare al mondo Mutante degli ultimi anni) ma che funziona.
Un plauso anche anche per il buonissimo comparto estetico, fatto di tavole puntano spesso al mondo dell’animazione e unite alle scelte cromatiche sgargianti, funzionano molto bene in questo contesto
Sicuramente si tratta di un progetto estremamente interessante, che qui sull’isola di ComixIsland.it seguivamo ormai da lungo tempo tramite gli USA e che finalmente abbiamo avuto modo di vedere qui da noi. Se amate il mondo dei Super Sentai e\o dei supereroi e volete leggere qualcosa di molto fresco non possiamo che consigliarvi la lettura di questo primo volume, anche solo per provare ad approcciarvi a questo nuovo universo .