Oggi qui sull’isola del fumetto di ComixIsland.it parliamo di uno degli ultimi eventi di casa Marvel, conclusosi finalmente anche qui da noi in italia per Panini Comics, ovvero Devil’s Reign.
Evento realizzato dal team di Daredevil composto da Chip Zdarsky e da Marco Checchetto, in un certo senso tutto quello che avviene qui è figlio del naturale sviluppo della loro run sul personaggio, allargandosi poi all’intero roster dei personaggi che popolano il mondo della grande mela della casa delle idee, tuttavia cose spessissimo accade questo tipo di serie sono leggibili anche in maniera staccata dall’arco narrativo da cui derivano e questo non fa eccezione.
Tutto inizia con Wilson Fisk, che ormai da qualche tempo è sindaco di New York e decide di emanare una legge per mettere fuorilegge tutti i vigilanti mascherati dal territorio della città, mettendo in giro i suoi Thunderbolts (con gente come U.S Agents, Rhino, Agony e via dicendo) per far si che la legge sia rispettata da tutti. Una sorta di piccolo ribaltamento di fronte, dove ora a tutti gli effetti sono gli eroi dalla “parte sbagliata”, che sotto alcuni punti di vista riprende vibes che ci portano al tempo di un altro evento, diventato cult, Civil War, ma senza imitarlo. Infatti a differenza di quanto accaduto nella ben nota guerra civile, qui non avremo spaccature all’interno della super-comunità, anzi, i personaggi faranno fronte comune trovando assieme il loro nome da contrappore al sindaco: Luke Cage.
Un gran numero di personaggi coinvolti, ma una serie ben gestita e tutto sommato solida, un “evento ben fatto”, che detto così sembra il minimo, ma non lo è visto che negli anni il fumetto americano ci ha regalato diversi di questi piccoli crossoveroni che si sono rivelati vuoti oppure solo scuse per chiudere qualche sotto-trama e aprirne di nuove. Anche Devil’s Reign chiude alcune trame e ne apre di molto interessanti per il futuro di Cage e dei “daredevil’s” per esempio, però a differenza di altri si è rivelato anche una bella lettura d’azione ben sviluppata basti pensare al rapporto tra Fisk (per certi aspetti vero e proprio protagonista della storia) e Matt.
Inutile aggiungere che al successo dell’evento non si può che aggiungere anche la bravura di Checchetto e delle sue tavole, ormai con Zdarsky si trovano a meraviglia e questo contribuisce a creare un amalgama perfetta di testi e disegni al quale si aggiunge anche Menyz a dare il suo contributo con i colori.
Secondo noi era da un po’ di tempo che un evento di questo tipo in casa Marvel non funzionava così bene (tolto forse l’avvento del ciclone mutante di Hickman) e questo non può che renderci estremamente felici.
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