Con An Invitation from a crab, grazie a Edizioni Star Comics, abbiamo iniziato uno straordinario viaggio all’interno delle pagine scritte e disegnate da Panpanya, percorso che prosegue anche in questa torrida estate con il 3 volume dedicato alle sue opere e intitolato Animals.
Per chi non lo sapesse si tratta di una figura estremamente misteriosa e inafferrabile, non è infatti noto se si tratti di un uomo o di una donna a firmarsi Panpanya e rimane sconosciuta anche la sua età anagrafica. Un’aurea di stranezza che per certi aspetti ritroviamo anche all’interno delle tavole delle sue opere, caratterizzate da personaggi anonimi e dal design spesso ricorrente, al punto che sembrano essere sempre le stesse figure a vivere mille avventure strampalate e leggermente filosofiche, con un tratto e una leggerezza che ormai possiamo considerare caratteristici del suo lavoro.
Esattamente come per gli altri due volumi già usciti si tratta di una raccolta fatta di diversi episodi autoconclusivi, tra i quali ogni tanto possiamo trovare piccole note, come fossero parte di un diario di vita. In questo Animals gli animali avranno un ruolo centrale. Tartarughe abbandonate, cani randagi, locuste in pericolo e animali selvatici non ben identificati ci accompagneranno in un altro mondo, che però per la prima volta possiamo vedere anche a colori – anche se solo per poche pagine – risultando allo stesso modo convincente.
La curiosità di vedere Panpanya fuori dalla confort zone di questi volumi, alle prese con una struttura più complessa rimane altissima. Con queste piccole perle abbiamo però imparato ad apprezzare il suo stile cosi unico e particolare, ottime da leggere in ogni momento, dall’attesa dei mezzi pubblici, alla spiaggia assolata. Se amate questo genere di letture non possiamo che continuare a consigliarvi la lettura.
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