Wizdoms, una raccolta di storie brevi raccontateci in un contesto Fantasy e magico. L’autore conosciuto già da noi per Girl from the other side (edito da J-POP), Nagabe tocca con la delicatezza che lo contraddistingue tematiche importanti veicolandole attraverso animali antropomorfi e un ambientazione fantastica.
Sinossi
Tanto tempo fa il saggio stregone Wizdom conferì agli animali le stesse capacità degli esseri umani. Per fare onore al suo dono, fu fondata la scuola di magia “Wizdoms”, dove vivere insieme e scoprire cose nuove sul mondo, l’amore lontano dai pregiudizi e l’amicizia. In un’atmosfera incantata si mescolano storie toccanti e umoristiche, rese uniche da protagonisti fantastici ma con sentimenti reali.
Andiamo ad analizzare l’opera nello specifico.
Trama
L’opera non ha una vera e propria trama di fondo. Infatti l’autore ci fa subito immergere dopo una breve introduzione nel mondo magico popolato da studenti dalle fattezze animali antropomorfe. L’opera è divisa in 8 mini storie che trattano il rapporto particolare tra due animali e per la maggior parte di esse sono di specie diverse. Davvero interessante l’espediente di realizzare diverse mini storie, ma è risultato controproducente perché più della metà delle storie lasciano il lettore senza la sensazione di chiusura. Le vicende e la sua ambientazioni sembrano non amalgamarsi mai rendendo il mondo magico totalmente inutile ai fini delle storie. L’opera nella sua totalità non brilla di profondità dato che non tutte le storie si possono mettere sullo stesso livello.
Personaggi
Nota di merito sicuramente va fatta per la caratterizzazione dei personaggi. Infatti, l’autore è riuscito nell’intento di infondere in ogni personaggio le caratteristiche dell’animale. In particolare ci sono personaggi che spiccano particolarmente come l’unicorno Benjamin oppure la lucertola Marley e il cervo Collette che con la loro presenza scenica e caratteriale fanno spiccare le loro rispettive storie.
Dialoghi
Anche per quanto riguardo i dialoghi e scene si può notare anche qui una certa disomogeneità tra le storie. Infatti, mentre in alcune troviamo conversazioni di un certo spessore e risultano più interessanti, in altre sembrano banali e quasi stereotipati.
In conclusione Wizdoms sembra un’opera che vuole risultare profondo, ma che per buona parte ricade nella normalità, a tratti nello stereotipo.
Un’opportunità di creare un opera di spessore su queste tematiche che è stata mancata dalla penna di Girl from the other side.
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