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Miasma: La recensione

Mïasma s. m. [dal gr. μίασμα -ατος «lordura», der. Di μἳίνω «lordare, contaminare»] (pl. -i). – Esalazione malsana, particolarmente quelle che emanano da sostanze organiche in decomposizione (cadaveri, acque stagnanti), e che in passato erano credute causa di malattie (come la malaria), di infezioni e contagi; i m. della palude; m. pestilenziali. Oggi la parola è usata con senso più ampio, per indicare qualsiasi fetore che vizia l’aria: dalla vicina distilleria provenivano m. irrespirabili;fetidi, mefitici m.;fuori c’è la nebbia, umida, fredda, carica di nafta e di miasmi.

Con questa definizione si apre ufficialmente l’antologia horror edita da Leviathan LabsMiasma – partorita dalla mente di Massimo Rosi e trasformata in piccole perle di terrore da un team di disegnatori tutti made in Italy :

L’uomo di ghiaccio: Disegnato da Riccardo Faccini

Lucciole: Disegnato da Ivan Fiorelli

Testa di zucca: Disegnato da Giulio Ferrara

L’inghiottitore: Disegnato da Renzo Lotti

Pupazzo: Disegnato da Giuseppe Costabile  Mezzi toni di Valeria Onda Vitiello

Abu Ghraib: Disegnato da Marco Antonio Imbrauglio

Nero: Disegnato da Simone Ragazzoni

La maestra: Disegnato da Nicolò Toffanelli

+ un oroscopo decisamente creepy affidato a Michele Marcello Pippia 

A differenza di quanto accade per esempio in antologie cinematografiche come V\H\S  o simili le storie che andremo a leggere non sono unite da un filo conduttore visibile, ma dalla sensazione di “sporco e contaminato” che queste lasciano nel lettore e che riprende il titolo stesso di questa serie di racconti.

Queste piccole storielle di puro terrore pensate da Rosi funzionano bene e pescano nel torbido, nell’oscurità che ci circonda nel quotidiano, portandola alla luce e facendola esplodere – anche letteralmente – nella realtà di tutti i giorni. Un’orrore fatto di di storie originali, che non faticheremmo certo a immaginare trasposte in una delle tante serie TV o pellicole a tema che negli anni hanno imperversato sugli schermi .


A dare un ulteriore spinta a questo già buonissimo materiale troviamo il comparto grafico, che sfrutta le potenzialità di un lavoro in bianco e nero per offrire un’esperienza visiva di ottimo valore .

Miasma ha tutte le carte in regola per essere la scelta perfetta per una lettura horror, magari alla luce del sole e lontani dalle ore notturne, in modo che le sue influenze pestilenziali non possano contagiare i vostri incubi.

 

 

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