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Marvel: mai più morti per vendere più albi?

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Il mondo dei comics americani, con le due case editrici Marvel e DC in testa, ha sempre più la tendenza a far morire i propri personaggi – anche quelli più remunerativi per le loro tasche – dando loro un breve periodo d’assenza per poi vederli rispuntare poco dopo.

Questa “moda”, soprattutto nella Casa delle Idee, ha fatto si che i lettori fossero sempre più abituati alla dipartita di questo o quel personaggio, tanto da non dargli nemmeno il giusto peso, visto che, al momento opportuno farà il suo ritorno dalla morte e tutto ricomincerà.

C.B. Cebulski, Editor-In-Chief di Marvel Comics, sembrerebbe però intenzionato a porre fine a questa situazione, togliendo dal tavolo agli autori la possibilità di una morte per vendere più copie :

Non voglio che la morte sia utilizzata per aumentare le vendite di una serie o per stupire i lettori e far dire loro “Oddio è morto Johnny Storm! Wolverine è morto!” sapendo che torneranno dopo breve tempo. Ora, se faremo morire un personaggio, daremo molto più peso alla vicenda e la faremo durare molto più tempo.

L’editor ha poi voluto prendere del tempo per spiegare come – scusateci il gioco di parole- nasca la decisione di far morire un determinato personaggio:

Sappiamo tutti che la morte è uno degli elementi degli universi a fumetti, e il discorso vale anche e soprattutto per Marvel Comics. Spesso muoiono personaggi che poi tornano dopo poco tempo. Abbiamo sempre detto che ci sono solo due personaggi che non torneranno mai dalla morte, Gwen Stacy e lo zio Ben. Abbiamo anche detto che Bucky non sarebbe mai tornato e ora abbiamo il Soldato d’Inverno.
Ma il processo che porta alla morte di un personaggio non è qualcosa di così semplice, anche se la gente pensa che la morte sia qualcosa che in Marvel non prendiamo così sul serio. In realtà la prendiamo molto sul serio. Ci sono un sacco di discussioni quando uno scrittore propone di far morire qualcuno: il punto è che l’evento deve sempre avvenire seguendo delle logiche ed una storia, non può essere piazzato così all’improvviso.

Ne parliamo prima con lo scrittore, analizziamo la proposta con il team editoriale, ed alla fine, ogni morte è una decisione che viene ponderata dopo un lungo lavoro di squadra, anche se può sembrare che non sia così.

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Marcello Portolan
Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD

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