DC Comics annuncia l’etichetta Hill House Comics

La casa editrice DC Comics annuncia la nascita di una nuova sotto etichetta dalle tinte horror per la sua Black Label dedicata a un pubblico sopra i 17 anni: Hill House Comics

Come il nome suggerisce, a supervisionare l’etichetta ci sarà lo scrittore di Locke & Key: Joe Hill che dal prossimo autunno darà il via a 5 nuove miniserie – due scritte dallo stesso autore –  dalla durata ancora misteriosa

Basketful of Heads, scritta da Hill  e disegnata dall’italiano Leomacs, si focalizza su una giovane coppia con il compito di curare una villa del New England ricca di antichi artefatti, durante un temporale la villa sarà invasa da alcuni misteriosi personaggi.

The Dollhouse Family, scritta da Mike Carey e disegnata da Peter Gross, seguirà la vita di Alice la quale possiede una casa giocattolo con una famiglia di bambole magica.

The Low, Low Woods, realizzato da Carmen Maria Machado e Dani, la storia di una misteriosa piaga che si nutre di ricordi in una città mineraria degli USA

Daphne Byrne, curata da Laura Marks e Kelly Jones, ci porterà nell’ 800 alle prese con una misteriosa entità che vive nel corpo della protagonista

Plunge scritta da Hill e ancora senza disegnatore,  ambientata negli anni’80 e con alcuni eventi sovrannaturali legati a una nave sparita.

Parlando delle miniserie Joe Hill ha parlato cosi:

“Ho sempre amato essere innanzitutto uno scrittore di fumetti Quando ho cominciato a scriverli, ho sentito quasi da subito di aver scoperto il mio elemento. Si è trattato dello stile di scrittura che più mi è piaciuto. Quando ho lavorato nei fumetti, ho sentito come se le mie forze si fossero amplificate, e le cose per cui ho lottato come sceneggiatore erano quasi completamente svanite. Lavorare su Locke & Key è stata una delle esperienze creative più soddisfacenti della mia vita. Ma è terribilmente eccitante ritornare a scrivere di nuovo, lavorare con gli artisti, o collaborare con altri autori. Lavorare nei fumetti è la cosa più vicina che potrebbe mai capitare a uno storyteller per sentirsi come se fosse nei Rolling Stones.”