Il 12 agosto 1988, nel suo appartamento di New York, moriva di overdose Jean Michel Basquiat. Poco prima di morire, dopo essersi iniettato la dose fatale, il giovane artista rivive, in una sorta di incubo, alcuni dei momenti che hanno segnato la sua vita e il suo percorso artistico. Ad accompagnarlo nell’onirico viaggio tra i suoi ricordi sono i “mostri” dei suoi dipinti.
Non si tratta del classico vedersi scorrere la vita davanti agli occhi, ma di un percorso nella contorta mente del poliedrico Basquiat. Rivive in rapida sequenza momenti belli e brutti della sua vita, successi e fallimenti: alle mostre con gente che si congratula con lui, alle serate nei club esclusivi di New York, all’amicizia e alla stima dei colleghi artisti come Keith Haring e Andy Warhol si alternano momenti di solitudine, tristezza e insoddisfazione ai quali Jean tenta di sopperire con la droga ed altri eccessi.
Alla fine torniamo a quel fatidico momento e la vita di Basquiat si interrompe tragicamente a soli 27 anni.
La sua fulminea ascesa e la sua precoce morte, raccontate da questo intenso graphic novel, lo fanno entrare a pieno titolo nel cosiddetto “club dei 27” (insieme a lui fanno parte anche Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain, Amy Winehouse ed altri) guadagnandosi il soprannome di “James Dean dell’arte moderna”.
Comments