La Marvel aveva messo in chiaro le cose fin dall’inizio di questo ciclo dichiarando che il primo arco narrativo della rinata testata Uncanny X-Men sarebbe stato composto da 10 numero, si sarebbe chiamato X-Men Disassembled e che avrebbe iniziato un processo di “pulizia e riordine” nel mondo mutante.
Un operazione sicuramente complessa, il sottobosco mutante è pieno, pienissimo di personaggi e fazioni che ciclicamente appaiono per poi scomparire per anni, rendendo per certi versi gli X-Men una delle linee più difficili su cui costruire un punto d’approdo per nuovi lettori.
Ecco quindi che questo ciclo disassembled parte con un handicap, quello di dover fin da subito portare un alto numero di personaggi sulla scena, senza avere tempo di introdurli al lettore, gettandosi subito a capofitto nella mischia, portando avanti la trama che – in alcuni punti – vive di dubbi espedienti, come se dovesse portare ad ogni costo al finale di questo decimo numero.
A fare da “protagonisti” di questo arco narrativo due personaggi spesso lasciati in disparte dagli autori, perchè sotto sotto considerati ingestibili, Legion ,il figlio problematico di Xavier, e X-Man ,una versione alternativa di Cable proveniente dall’Era di Apocalisse che proprio Legion ha creato. 2 che – con la loro storia ultra complicata alle spalle – sicuramente rappresentano delle wild card eccellenti, ma che non attirano l’attenzione di nuovi lettori, sullo sfondo un grande classico del mondo mutante ovvero un possibile vaccino per il loro Gene X.
I giovani mutanti reclamano più spazio?
Il primo scontro fra Legion e X-Man porterà alla loro fusione dando vita a uno showdown realmente massivo che vede contrapposti X-Legion e i suoi cavalieri della salvezza (Magneto, Tempesta, Blob e Omega Red) contro il più grosso assembramento di X-Men mai creato, con la rediviva Jean che chiama a raccolta ogni singolo personaggio che in passato sia stato membro del gruppo addirittura portando ad un climax che li vede combattere in team-up con Apocalisse. Questa adunata mutante riporta in scena fin troppo personaggi che non hanno nessuno spazio attualmente nelle testate mutanti, togliendone addirittura ai giovani X-Men che per tutto l’arco narrativo hanno espresso la loro volontà di averne di più.
L’entrata in scena di gente come Maggot (personaggio che ha avuto il suo momento di gloria nei 90) e gli altri è propedeutica al gran finale del numero #10 ovvero il sacrificio estremo di Nate Gray, che elimina tutti i personaggi presenti sulla scena.
Avevano promesso una grande pulizia ed eliminare dalla faccia delle terra – quasi – tutti gli X-Men è sicuramente un ottimo punto di partenza, le ultime pagine vedono come narratore un mutante non presente durante lo scontro ( e prossimamente scopriremo perchè) ovvero Ciclope, pronto quindi a riprendersi il suo posto centrale in questo angolo di mondo Marvel.
Ovviamente non sappiamo cosa sia successo a tutti i presenti nella battaglia finale, possiamo ipotizzare che siano ora in una realtà alternativa, quella che darà il via alla run Age of X-Man, per poi in qualche modo dare nuovamente lo start a quello che possiamo pensare essere il nuovo universo degli X-Men, pronti per la loro fresh start.
Uncanny X-Men: un nuovo team in arrivo ?
La serie si è rivelata altalenante dal punto di vista della trama, nonostante fossero coinvolti sceneggiatori di spicco come Ed Brisson, Matthew Rosenberg e Kelly Thompson, il twist finale ripaga anche se ci riporta a un vissuto passato; quello di House of M.
Per giudicare totalmente questa run dovremo vedere a cosa porterà in futuro e quanto saranno realmente grandi le sue conseguenze. Se la casa delle idee la sfrutterà a dovere basando su Disassembled la rinascita X-Men, allora potrebbe realmente diventare un tassello fondamentale che i mutanti hanno bisogno per tornare sulla cresta dell’onda , altrimenti si rivelerà un evento scialbo e inconcludente.