La casa editrice BAO publishing ha portato nel nostro paese i 4 volumi che compongono la storia di Io Odio Favolandia, la strana saga fantasy nata dal sempre amatissimo Skottie Yung.

L’artista, inizialmente reso celebre dalle sue variant cover ironiche per la casa delle idee, conclude al termine del quarto volume una storia folle, sopra le righe ed esplosiva. Nella sua storia l’uomo delle “cover con i baby super-eroi” decide di dare libero sfogo alla sua fantasia creando un mondo tanto fatato quanto malato, mettendo nel ruolo della protagonista una tenera bambina di nome Gert, che pagina dopo pagina vedremo mutare in qualcosa di diverso.

Da bambina spensierata alle prese con Favolandia, Gert diventerà una macchina da guerra, una guerriera spietata intenzionata a tutto pur di tornare a casa, anche a distruggere l’intero reame caramelloso.

L’apprezzatissimo stile di Young qui raggiunge il suo apice mescolandosi con l’iperviolenza e con dialoghi comici, uno strano miscuglio che per certi versi potrebbe ricordare quello che qualche anno più tardi ha fatto da fondo all’opera di Matt Groening: Disincanto – anche se con meno influenze dal mondo Nerd- oppure quello che anni prima ha regalato al mondo la visione nosense degli Happy Tree Friends. La visione che l’autore ha del mondo di favolandia e dei suoi abitanti è il punto di equilibrio perfetto tra le favole della buonanotte e la mente splatter di Tarantino.

Io odio Favolandia sfrutta al 100% le possibilità infinite offerte dal medium della nona arte, offrendo allo spettatore uno spettacolo di puro intrattenimento sfrenato.

Una serie divertente, una lettura leggera che scorre veloce sotto gli occhi del lettore, lo stile grafico è bello e inconfondibile perfetto nella gestione delle tavole e nei colori , il marchio di fabbrica su un prodotto estremamente godibile.

Se siete in cerca di un prodotto “semplice” che non ingombri la vostra mente, beh Io odio Favolandia è un acquisto ottimo, ma non adatto ad un pubblico di piccoli lettori.