“Non credo che esista in tutta la storia del fumetto d’autore un uso poetico e narrativo della propria identità paragonabile a quello di Guido Buzzelli… la sua opera ha conservato intatta la sua energia visionaria e tutto il sapore degli anni ruggenti e irripetibili in cui è stata realizzata”.
Dopo “La Trilogia”, Coconino Press presenta la seconda antologia dedicata alla riscoperta di uno dei grandi maestri del fumetto, Guido Buzzelli (1927-1992), precursore e padre del moderno graphic novel italiano, definito dalla critica “il Michelangelo dei mostri”. Buzzelli fu autore di storie fantastiche e visionarie pervase da un’amarissima vena di satira sociale, ferocemente critico verso il potere e la società dei consumi. Il volume “Annalisa e il diavolo”, in edizione cartonata deluxe e con una prefazione dello scrittore Emanuele Trevi, raccoglie diversi tra i più celebri racconti di Buzzelli degli anni ’70 e ’80, tra i quali “L’intervista”, “L’Agnone”, “Guerra videologica”, “Peisithanatos”, spesso apparsi in prima pubblicazione in Francia, dove Buzzelli è venerato come uno dei più grandi esponenti della Nona Arte.
“Non c’è un lieto fine in queste storie che rivelano gli inganni, le illusioni, le nefandezze dell’uomo e della civiltà contemporanea. Buzzelli si rivolge al lettore con ghigno beffardo e sguardo malinconico”.
In queste storie emerge in tutta la potenza della sua arte: Buzzelli, definito dalla critica anche “il Goya del fumetto”, fu un grandissimo disegnatore e pittore di taglio naturalistico, della scuola di illustratori come Achille Beltrame e Walter Molino. Un maestro che però per esprimersi aveva scelto il fumetto e la satira, perché con questi strumenti poteva comunicare meglio il suo messaggio beffardo e sconsolato, realisticamente aspro: una fotografia deformata delle debolezze e delle contraddizioni dell’umanità. Umanista per contrasto, Buzzelli si mette sempre in scena nei suoi fumetti e disegna con continue varianti, surreali e grottesche, la denuncia di Pasolini: il grido di dolore per una società che ha abbracciato lo sviluppo senza progresso e annientato l’uomo.
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