La casa editrice Tunué porta in Italia Carvalho. Tatuaggio, tratto da uno dei primi romanzi dedicati al personaggio creato da Manuel Vázquez Montalbán. Un adattamento realizzato da Hernán Migoya (due premi al Salone internazionale del fumetto di Barcellona) e Bartolomé Seguí (Gran Guinigi con Storie del barrio, e Premio del re in Spagna per Serpenti Ciechi).

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Nell’avventura- che prende il nome dall’omonimo romanzo- ci troviamo negli anni’70, a seguire le avventure dell’ex agente ora detective privato Pepe Carvalho. Il nostro protagonista si troverà a indagare su un caso misterioso, la morte di un uomo trovato nudo sulla spiaggia di Vilassar de Mar, identificabile solo dal tatuaggio sulla schiena.

“Sono nato per rivoluzionare l’inferno”

Questa storia vedrà Pepe passare dalla sua Barcellona ai canali si Amsterdam, deciso a risolvere il caso .

La storia si snoda su binari abbastanza classici, un’indagine senza grossi colpi di scena, essenziale come un episodio di una delle tantissime serie televisive dello stesso genere.
La forza principale della trama è lo stesso Pepe, un detective vecchio stampo che ama il cibo e le belle donne. La missione del volume è tutt’altro che semplice, portare su carta un amatissimo personaggio della letteratura, il risultato è discretamente riuscito, realizzando un protagonista misterioso – ma magnetico- una sorta di James Bond in salsa galiziana in grado ti tenere le redini di una sceneggiatura interessante, seppure senza grosse pretese.

Carvalho. Tatuaggio immerge il lettore in un’atmosfera da libro noir, con una affascinante Spagna post franchista a fare da sfondo iniziale, le tavole sono un plus non indifferente alla storia, ricche di dettagli, perfette nei colori, in grado di ricreare sempre le giuste atmosfere di quegli anni. Bartolomé Seguí ha un tratto molto particolare , che riesce a portare il lettore al centro di vignette dal sapore vintage.

Carvalho. Tatuaggio è un volume sicuramente consigliato a chi ama i fumetti Gialli, difficilmente rimarranno scontenti della lettura. Riuscire a portare il mondo di Manuel Vázquez Montalbán nel medium del fumetto non era semplice, ma la missione sembra compiuta