Nelle scorse settimane, noi di ComixIsland abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Mathieu Bablet. Il giovane autore francese é diplomato all’Accademia di Chambéry, ha esordito con La Belle mort (2011) e ha poi proseguito la sua carriera con Doggybags (2012-2015) e Adrastée (2013-2016). La sua ultima opera Shangri-La lo ha portato alla ribalta internazionale, iscrivendolo di diritto alla lista dei maggiori giovani talenti del fumetto europeo.
Lo ringraziamo per il tempo che ci ha concesso
Come è nata la tua passione per il fumetto?
In realtà leggo fumetti fin da quando ero piccolo, I miei genitori avevano una enorme collezione di vecchi fumetti anni’70 ( della meravigliosa era di Stan Lee). Sono partito con i grandi classici !avevano anche una grande libreria di fumetti europei, cosi ho avuto l’opportunità di scoprire artisti e stili diversi molto presto.
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Quali sono le tue fonti d’ispirazione?
Come molti artisti della mia generazione sono cresciuto con tutti i libri di tutto il mondo, le mie fonti di ispirazione sono arrivate da fumetti americani, manga e bande dessinée. Scendendo nel dettaglio, direi che Katsuhiro otomo (Akira), Hayao Myazaki (Nausicaa), Tsutomu Nihe (Blame) e Mike Mignola (Hellboy) sono le mia ispirazioni perenni.
I Mangaka per il loro lavoro sugli scenari e Mignola per quello sullo storytelling, trovo molte ispirazioni anche nel mondo dei film, dei libri e perfino nei videogame( Dead Space e Mass Effect si sono fatti sentire quando lavoravo a shangri-la).
Come nasce una storia complessa e stratificata come quella di
Shangri-La?
All’inizio nasce da un idea semplice: provare a scrivere una science fiction che segua l’eredità dei grandi classici come 1084 o Bave new World. Dopo ho voluto cercare un modo per sostituire quei totalitarismi con il consumismo, che è un po’ il mood con cui funziona oggi il mondo. E per finire ho voluto aggiungere un po’ di space opera,robot giganti e viaggi nel tempo!
Cosa ne pensi della brutta situazione che è nata negli USA con il comicsgate?
Il Comicsgate è qualcosa di molto strano per me. Le persone che si lamentano del fatto che i fumetti stanno diventando troppo politici non si rendono conto che ogni singolo fumetto, film, videogioco, libro o storia raccontati sono politici! C’è sempre un’ideologia in ogni storia. Dal mio punto di vista, la gente si lamenta principalmente perché molti artisti stanno cercando di essere più progressisti, aggiungendo più femminismo e diversità razziale (una rotta che tutta l’industria del fumetto dovrebbe seguire), e questo si scontra con le proprie vecchie credenze patriarcali / razziste. Quindi penso che gli artisti e gli editori debbano essere forti e andare avanti così, quindi nessuno lascerà che un gruppo di persone faccia le regole perché hanno paura che il mondo stia cambiando.
Quali sono i tuoi piani per il futuro?
Sto lavorando a un nuovo libro di 250 pagine. Sarà una storia su A.I e transumanesimo in un prossimo futuro. Seguiremo due robotattraverso i prossimi decenni e come vedranno il mondo cambiare con la creazione di androidi.
Ancora grazie mille a Mathieu Bablet per il tempo concessoci, gli auguriamo il meglio per i suoi prossimi lavori
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